Il clima che cambia
I mutamenti climatici in corso su scala planetaria sono da tempo ormai uno tra i filoni d'approfondimento più seguiti del nostro notiziario on line. I ricercatori per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto analizzano costantemente i dati locali e li rapportano con scrupolo scientifico alle eclatanti questioni internazionali. Ma le conseguenze dell'effetto serra possono essere, oltre che allarmanti, anche curiose: ecco infatti la notizia di nuove varietà ortofrutticole create appositamente per resistere al riscaldamento globale e già disponibili nei supermercati statunitensi.
Unaltra stagione che ha fatto segnare dati record per quanto riguarda caldo e siccità, quella appena conclusasi: è ancora una volta Alessio Bozzo, ricercatore del Museo Civico per la Meteorologia, ad analizzare per il notiziario on line i dati quotidianamente raccolti negli ultimi mesi del 2006 assieme al collega Fausto Maroni presso la stazione meteorologica storica dell'ex-convento francescano di S.Rocco e a compararne i valori con quelli registrati in oltre un secolo di rilevazioni. Un confronto eclatante: lautunno 2006 - che segue un'estate altrettanto anomala, già presa in esame dallo stesso Alessio Bozzo in un precedente articolo del notiziario on line museale - è risultato il più asciutto ed uno dei più caldi nellintera serie storica climatologica roveretana.
Il territorio urbano del comune di Rovereto è lunica zona dItalia (ma probabilmente anche del mondo) in cui lo sviluppo dellinfestazione da parte della zanzara tigre Aedes albopictus (Skuse) è stato seguito sin dalle prime fasi del suo manifestarsi. In questo intervento a firma dell'esperto referente Uberto Ferrarese vengono presentati i risultati del monitoraggio con ovitrappole svolto nel 2005 sul territorio comunale: i dati raccolti - che presto potranno essere confrontati anche con quelli relativi al 2006 - mettono in evidenza una notevole intensificazione dellinfestazione e una sua espansione. Vengono ribadite quindi 'la necessità di far seguire in tempo reale i provvedimenti di disinfestazione e l'importanza di informare i cittadini sui provvedimenti di prevenzione e di lotta alla zanzara da adottare nelle aree private'. L'articolo è stato pubblicato per intero negli Annali del Museo Civico di Rovereto, Vol. 21 (2005,) alle pagine 261-269.
Sir Nicholas Stern, consigliere economico di Blair, è esplicito: in caso di mancato intervento, i mutamenti climatici in atto per via dell'effetto serra sono destinati a provocare effetti catastrofici anche sullo sviluppo socio-economico del pianeta, con il rischio di una crisi globale pari solo a quelle verificatesi durante le guerre mondiali o la Grande depressione. Ma quali è l'effettiva relazione tra aumento delle temperature e concentrazioni di gas serra? E' forse possibile calcolare una formula che coniughi la stabilizzazione di tali concentrazioni atmosferiche con le esigenze di sviluppo sostenibile dell'umanità? A queste e altre domande risponde - sulla base dei recenti convegni e bollettini scientifici - il ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto Fausto Maroni.
Ancora una stagione anomala, e più precisamente 'un'estate degli eccessi': è così che Alessio Bozzo - ricercatore del Museo Civico per la Meteorologia - introduce l'analisi dei dati quotidianamente rilevati assieme al collega Fausto Maroni tra giugno e agosto 2006 alla stazione meteorologica storica roveretana dell'ex convento di San Rocco. Nel giro di poche settimane si è passati dalla neve a bassa quota al caldo record del mese di luglio, fino alle piogge abbondanti e quasi autunnali dei giorni di ferragosto...
Un inverno termicamente al di sotto della media ed estremamente nevoso: una stagione insomma che si discosta nettamente dagli inverni degli ultimi 15 anni. Così Alessio Bozzo, ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto, presenta in sintesi l'inverno 2005-2006, continuando ad approfondire la attualissima questione dei mutamenti climatici tramite l'analisi dele rilevazioni quotidianamente registrate assieme al collega Fausto Maroni all'osservatorio meteorologico storico roveretano dell'ex-convento di S.Rocco e attraverso la loro comparazione con i dati della serie secolare.
Il più caldo dell'intera serie storica planetaria (che risale fino al 1861): così viene classificato l'anno 2005 dai climatologi in base agli esiti degli specifici monitoraggi. Esiti qui illustrati e commentati dal ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico Fausto Maroni, tenendo conto tra l'altro delle numerose anomalie climatiche che hanno contraddistinto anche la scorsa annata.
Un altro anno sopra la media dal punto di vista termico e uno tra i più aridi dal 1882 ad oggi, ma al contempo il più nevoso da 20 anni a questa parte, con gelide minime record invernali. Alessio Bozzo, ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto, analizza e commenta i dati meteorologici raccolti assieme al collega Fausto Maroni nel corso dell'annata 2005 a Rovereto, ponendoli a confronto con la serie storica secolare registrata all'osservatorio dell'ex-convento francescano di S.Rocco.
La primavera meteorologica 2005 ha mostrato un andamento altalenante, ma improntato comunque su temperature più alte della media: questo vale specialmente per il mese di maggio, terminato con una forte ondata di caldo che ha portato le massime roveretane al di sopra dei 30 gradi. Assieme a quelli del 2000, 2001 e 2003 - segnala il ricercatore per la meteorologia del Museo Civico Alessio Bozzo, dopo aver messo a confronto con la serie storica secolare i dati rilevati all'ex-convento di San Rocco assieme al collega Fausto Maroni - quello del 2005 si classifica così tra i mesi di maggio più caldi degli ultimi 45 anni...
Temperature anomale e altalenanti, precipitazioni scarsissime, pessima qualità dell'aria: l'analisi dei dati meteorologici locali rilevati all'osservatorio astronomico dell'ex-convento francescano di San Rocco continua a motivare anche riflessioni più generali riguardo i mutamenti climatici in corso. Prosegue quindi il lavoro di rilevazione, di comparazione con la serie storica secolare e di analisi dettagliata dei dati da parte dei ricercatori per la meteorologia del Museo Civico. In questo caso, in particolare, Alessio Bozzo prende in esame l'inverno 2004/2005 e - in un prossimo intervento - la successiva bella stagione.
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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