Il clima che cambia
Temperature massime da record, afa e siccità hanno contraddistinto un po' in tutta l'Europa centro-meridionale questa estate 2003, destinata a trovare citazione negli annali soprattutto per l'anomala persistenza della calura. Lo dimostra, anche a livello locale, il confronto compiuto da Fausto Maroni e Alessio Bozzo con i dati conservati al Museo Civico di Rovereto nei registri relativi alla stazione meteorologica storica cittadina dell'ex convento francescano di S.Rocco.
Se il ritiro frontale dovesse continuare al ritmo odierno - scrive il ricercatore Maurizio Dapor - i ghiacciai italiani sparirebbero tutti nei prossimi cent'anni. E in Antartide piattaforme risalenti all'ultima glaciazione si sono improvvisamente ridotte in dimensioni del 40% nei soli ultimi cinque anni.
La scienza, inascoltata Cassandra dei nostri tempi, ritiene che nel corso del prossimo secolo l'aumento della temperatura media delle zone alpine dovuto all'emissione incontrollata di anidride carbonica potrebbe raggiungere i cinque gradi centigradi. Con conseguenze, fa presente il ricercatore Maurizio Dapor, violente e incontrollabili
La crescita del livello del mare, il ritiro dei ghiacciai, le inondazioni, le temperature anomale registrate nel corso di quest'estate: piccoli assaggi - afferma il ricercatore Maurizio Dapor - di quanto sta accadendo al nostro pianeta soprattutto a causa del massiccio utilizzo di combustibili fossili.
Esiste una soluzione al problema energetico legata a uno sfruttamento equilibrato di tutte le risorse disponibili? A questo essenziale quesito cui è chiamata con urgenza a rispondere la ricerca scientifica dedica la sua riflessione introduttiva Maurizio Dapor.
Cambia il clima e vengono così a modificarsi anche le condizioni ambientali che fino a qualche anno fa costituivano una barriera naturale contro animali ed insetti esotici. E' il caso della zanzara tigre (Aedes albopictus): il Museo Civico prosegue nel monitoraggio per controllare la diffusione del pericoloso insetto.
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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