PATAGONIA "ALTRA" - Scienza, Tecnologia, Storia & Turismo.

BIBLIOGRAFIA
Nominativo AutoriLANDINI W., FINOTTI F., RISSICINI C., W., ZANDONAI F.
Anno2013
TitoloPATAGONIA "ALTRA" - Scienza, Tecnologia, Storia & Turismo.
InG&T GEOLOGIA & TURISMO...A 10 anni dalla Fondazione. "Viaggio nella Geologia d'Italia". 2° Mostra itinerante presentata in occasione del 5° Convegno Nazionale di Geologia e Turismo. Bologna, 6-7 giugno 2013.
EdizioneREGIONE EMILIA ROMAGNA, SERVIZIO GEOLOGICO SISMICO E DEI SUOLI, MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI ENRICO CAFFI - BERGAMO, 2013.
Serie Volume:1-8
Parole chiave / Key words PALEONTOLOGIA, VERTEBRATA, DINOSAURI
Riassunto / Abstract1. INTRODUZIONE La rete museale italiana Pangea, a partire dal 2005 ha avviato la sua attività di investigazione paleontologica nel Nord della Patagonia (Provincia del Rio Negro). Tale attività ha portato alla scoperta, nel settore settentrionale della Valle di El Cuy, di un importante giacimento di dinosauri (Titanosari), riferibile al Cretaceo Superiore (Formazione Anacleto; Hugo & Leanza, 2001). La forte concentrazione di reperti ossei, in buono stato di conservazione e frequentemente in connessione anatomica, distribuiti su di un fronte fossilifero di circa 1000 m di estensione lineare per circa 2 m di potenza, ha permesso di indicare il sito come la “Valle dei titani” (Landini & Rissicini, 2008). Nel corso delle campagne di scavo condotte negli anni 2005, 2008 e 2010, e delle attività di esplorazione (2004, 2008, 2010, 2012 e 2013), le attività paleontologiche sono state supportate da ricerche geofisiche, volte alla messa a punto di metodi di indagine speditivi non invasivi (geoelettrica attiva e passiva; sismica passiva, fotogrammetria per la produzione di rilievi 3D, telerilevamento, ecc.) per l’investigazione del suolo e del primo sottosuolo (Finotti & Landini, 2009; Finotti et al. 2010, 2011, 2013). Queste ricerche hanno permesso, contestualmente alle attività di scavo nella “Valle dei titani”, di individuare nelle aree limitrofe altre importanti emergenze paleontologiche, sempre riferibili al Cretaceo Superiore, nelle Formazioni di Bajo de la carpa, Anacleto e Allen. L’insieme di queste recenti scoperte ha contribuito a definire quest’area, già nota in letteratura, come un contesto naturalistico e paleontologico, oltreché paesaggistico, di grande interesse internazionale, al punto da stimolare l’elaborazione di una proposta di valorizzazione del territorio anche in senso turistico.
Note GeograficheAMERICA MERIDIONALE, ARGENTINA, PATAGONIA